giovedì 6 giugno 2013

Riforme, Carlassare pensa di lasciare i “saggi” di Letta: “Vena di autoritarismo” - Il Fatto Quotidiano


Carlassare si dice assolutamente contraria a “cambi alla forma di governo, perché non si possono scaricare sulla Costituzione le incapacità della classe politica, i partiti hanno perso la bussola e hanno dimenticato tutto quello che c’è nella Costituzione e che in qualche modo già segnava un programma. Io vorrei che la attuassero”.
Sul percorso annunciato da Letta piovono anche le critiche di Giovanni Sartori, uno dei massimi esperti italiani di sistemi elettorali e politici. “ Non ho mai visto trentacinque persone di estrazione parlamentare mettersi d’accordo su un progetto di riforme costituzionali: è avvenuto solo nel ’48 e nel ’49 alla fondazione. Dopo, le buone costituzioni sono state fatte da un buon giurista e poi approvate, ma non sono materie di negoziato di un parlamentino in cui ognuno difende i suoi interessi”.
Per il politologo, ”anche il Mattarellum è un pessimo sistema elettorale, non c’è nessuna eccezione al doppio turno alla francese. E’ solo un pretesto dire che ci vuole prima la Costituzione e poi il sistema elettorale: il doppio turno è un sistema che si presta a servire tutti i regimi democratici”. In sintesi, afferma Sartori, “si tratta anche di un pretesto per non fare neanche la legge elettorale, visto che qualcuno lavora ancora per mantenere il porcellum”. 

Riforme, Carlassare pensa di lasciare i “saggi” di Letta: “Vena di autoritarismo” - Il Fatto Quotidiano

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