lunedì 29 ottobre 2012

Elezioni Regionali in Sicilia: Il 53% dei Siciliani si sono astenuti!

Il partito del non voto in Sicilia aumenta in modo vertiginoso e si conferma in assoluto il primo partito.
La vittoria di GRillo, se il dato dovesse essere confermato, stravolge il quadro politico Siciliano ed anche il pensiero di chi pensando che qui mai nulla può cambiare se non lo vuole la mafia.
Amaro risveglio quindi, che impone a tutti una seria analis

i politica, cominciando con l'allargare la visuale sul popolo, oramai ai limiti della sopravvivenza, che non accetta più di subire e cercando di interpretare i loro bisogni.
Mi dispiace davvero affermare che la Sicilia sarà ingovernabile e di questo portano la responsabilità in primis i partiti, soprattutto di quelli che impropriamente chiamiamo di sx, e poi tutti quei cittadini che hanno pensato bene di restare immobili in attesa di non si sa quale miracolo.
Adesso il miracolo si è verificato e si è verificato ad opera di un comico che è riuscito non solo a riempire le piazze, ma anche a prendersi la regione siciliana.
I suoi ragazzi adesso dovranno governare l'impossibile.
Si troveranno davanti una Regione al quasi fallimento senza avere una maggioranza e senza avere nessuna cognizione di cosa significa governare una regione come la Sicilia, almeno per quel che abbiamo potuto capire. Spero di sbagliarmi, ovviamente per il bene della Sicilia.
Oggi non posso che essere ancora una volta rammaricata, perchè nessuno ha voluto ascoltare quello che ho sempre detto. Se qualcuno mi avesse ascoltato chissà forse avrebbe potuto essere utile per arginare almeno un po' quest'ondata di populismo, che, speriamo, non ci condannerà per altri vent'anni.
La Sicilia s'è desta, tutti partiti tradizionali o aspiranti tali, sono stati penalizzati e lo sono stati per l'incapacità autentica di capire i bisogno della gente e conseguentemente nell'incapacità di farsene carico.
Vogliamo continuare così?
O, preso atto della nuava realtà, ci mettiamo subito al lavoro per evitare che si ripeta anche alle prossime elezioni nazionali?
A Bersani dico: non dare niente per scontato, è meglio per Te e per l'Italia.
Agli amici e compagni invece dico che non è più tempo di stare a guardare. 
Vedremo se questa lezione che viene dal basso ci servirà oppure si continuerà a fare gli schizzinosi.

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