mercoledì 10 agosto 2011

COMUNICATO STAMPA

   


“Treno delle Donne per salvare la Costituzione”. Il 24 settembre manifestazione a Roma per circondare il Parlamento

Roma, 10 agosto –  Un treno carico di donne provenienti dal nord d’Italia, e l’altro partito dalla Sicilia si congiungeranno a Roma il 24 settembre per manifestare in Difesa della Costituzione repubblicana circondando il Parlamento.
Davanti alla proposta di Legge, presentata di recente alla Camera, per modificare l’Articolo 1 della Costituzione, le Donne della società civile si sono immediatamente mobilitate in un’iniziativa, promossa in Internet dalla “Rete delle donne Siciliane per la Rivoluzione Gentile”, che ha trovato la pronta adesione di numerose associazioni e gruppi organizzati (dalla Rete Viola all’Onerpo, dal Forum Ambientalista, all’Aidos, dall’Udi all’Arcidonna, dai Centri Antiviolenza all’Associazione per la Democrazia  Costituzionale). Si è quindi costituito un Comitato promotore che ha puntualizzato il programma e gli scopi della manifestazione.
Giungeranno a Roma le cittadine e i cittadini di questo Paese che condividono l’obiettivo di questa battaglia in difesa di valori irrinunciabili per ogni essere umano, unendo in un unico “Treno per la Costituzione” le donne d’ Italia. Per ribadire così,  in modo tangibile, la volontà delle donne di agire a tutti i livelli, per un'Italia unita, democratica, repubblicana, che trovi nelle donne la forza viva, creativa e propositiva per un concreto e ormai inderogabile cambiamento.
Un cambiamento che deve partire proprio dall’attuazione totale della prima parte dall’articolo 1 della Costituzione che afferma che “l’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro”, per una democrazia reale  in cui tutti i cittadini veramente siano messi in grado di concorrere alla vita della società e di dare il loro migliore contributo. “Anziché pensare a “cambiare” la Costituzione - affermano  le promotrici dell’iniziativa - è bene che si inizi a pensare ad attuarla davvero, compreso l’articolo 51, da sempre disatteso, e che ne vengano rispettati i principi della legalità, dei diritti e dell’uguaglianza fra cittadini, e della pace come  afferma chiaramente l’articolo 11.
Per questo, oltre a stringere il Parlamento in un cerchio umano, quale affermazione della sovranità popolare, ma anche come baluardo a difesa dei fondamenti costituzionali, le Donne si recheranno al Quirinale, sede del Capo dello Stato, istituzione massima che per legge deve garantire il rispetto della Costituzione e la sua inviolabilità.
La manifestazione proseguirà con la partecipazione alla Marcia per la Pace di Assisi del giorno dopo, il 25 settembre.

Nella Toscano per il Comitato promotore


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