domenica 19 giugno 2011

Lettera aperta a Silvio Berlusconi

 

pubblicata da Paola Bozzini il giorno martedì 14 giugno 2011 alle ore 22.28
 
Le scrivo, gentile presidente del consiglio,
perchè da tempo desideravo dirle  quanto mi urta essere rappresentata, in Italia e all'estero soprattutto, da una persona come Lei. Che lei lo  voglia o no, l'Italia le ha tirato un altro ceffone per farle capire che la misura è stracolma. Abbiamo (Sì perchè anche io ho votato quattro enormi Sì!) bocciato le leggi del suo governo. Abbiamo detto chiaro che anche Lei deve farsi processare. Abbiamo scelto. E la scelta, gentile presidente, è cosa che attiene solo ed unicamente il  singolo individuo. Ora, più di  metà deglli italiani ha detto NO al suo modo di governare e di legiferare.
Ritengo che, dopo i risultati  delle Amministrative a Milano, Napoli, Arcore e in molti altri centri e dopo questo fantastico e memorabile Referendum, Lei debba andarsene. Lei e insieme a Lei tutta la Cricca che è riuscito a comperarsi. Da italiana Le dico che non siamo scemi e le sue frottole non le beviamo più. Non le sostengono più neppure i suoi sgherri, pagati o no, si figuri noi che ci sentiamo ogni giorno traditi da questo Governo.
Perciò Presidente, se ancora un briciolo di dignità le è rimasto, se ancora una parte del suo cervello funziona e non è ottenebrata dai "bunga bunga" e dal Viagra,  segua il mio consiglio: Si Dimetta!
Raccolga quel poco di  buon senso che forse possiede ancora, e dia le dimissioni, sciolga il Governo e indica nuove elezioni. Sarà un'uscita di scena "con l'onore delle armi" almeno! Non una vergognosa cacciata! Mi creda, glielo sto dicendo nel suo personale interesse. Nessun italiano, degno di questo appellativo, è contento di leggere sull'Economist un titolo così: "Berlusconi: l'uomo che ha fottuto un intero Paese". Un italiano non ha piacere di leggere queste cose. Non gli piace, quando è all'estero, sentirsi prendere in giro per le buffonate che Lei, presidente, ha fatto, detto o addirittura proclamato! Non gradisce lo sperpero che Lei ha fatto e continua a fare dei soldi pubblici! E non ama molte altre cose che Lei invece continua a fare e a dire.
C'è stato chi, e fra questi purtroppo anche un mio stretto parente, Le ha creduto, ha visto in Lei una possibilità di cambiamento e Le ha dato fiducia. Questo è accaduto, è vero. Ora però gli italiani, anche quelli che l'hanno votata, non Le credono più. Le sue folli bugie, le sue promesse, mancate, sono state troppe ed eclatanti.
Mi creda, il suo tempo è finito. Esca di scena con dignità. Fingere che non sia successo niente sarebbe come farsela addosso e continuare a procedere sorridendo e  puzzando come una cloaca! Qualche cosa di importante è successo. Non pianucoli dicendo che nessuno Le vuol bene! Non serve! E' ridicolo ed evidenzia ancor più la sua totale incapacità, ormai, di intendere il presente.
Se ne vada e sgombri il campo. L'Italia ha bisogno di gente vera e pulita che non le succhi il poco sangue che le è rimasto e che le dia invece ossigeno fresco e forza  per tornare ad essere quella bella e forte nazione che era e che tuttora è.
Sinceramente
Paola Bozzini

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