giovedì 12 maggio 2011

L’Italia dopo la cura delle riforme come sarà?

  •  Decerebrata, risponde il Professor Corsero al  Fatto quotidiano.
“Trent’anni d’una fiera televisiva stregonesca  consumano i neuroni: costa fatica pensare; e siccome l’animale umano tende a schivare le fatiche mentali, riesce popolare qualunque regime che gliele risparmi. Il genio berlusconiano sta nell’avere fornito agli Italiani uno spettacolo permanente: in stato semi-allucinatorio ognuno s’illude d’essere ricco, felice, spiritoso, e d’avere enormi possibilità perché vede persone da poco in  posti importanti; misurandole raddoppia l’autostima euforica; appena piova l’occasione, rampa anche lui. L’organo pensante collettivo subisce danni difficilmente riparabili.”
Verissimo, è proprio quello che sta succedendo in Italia, dove ognuno è immedesimato nelle proprio cose e non vuole minimamente pensare a ciò che accadrebbe se ad esempio passasse la riforma della giustizia voluta da questa destra. Infatti, non è un mistero come Berlusconi miri a  mettere sotto il potere politico l’azione penale  e la magistratura in modo da poterla manovrare   a  propria convenienza ed è una minaccia non da poco il così detto processo breve, che per dirlo con Corsero, è da ritenersi “ roba da teratologia o scienza dei mostri”: non è mai avvenuto che dei giudizi penali svaniscano perché risulta superato un termine; ci voleva il gusto berlusconiano del grottesco.”
E’ chiaro che nel caso passasse questo disegno verrebbe violato l’art. 3 della nostra Costituzione (cittadini eguali di fronte alla legge) con il timore non infondato che una Corte Costituzionale accondiscendente potrebbe avallare un ritocco dello stesso, instaurando così “una signoria oligarchica”.
Quel che è peggio è che nell’incoscienza   si sta attuando la fascizzazzione delle Istituzioni.  La Camera è diventata un organo al servizio dell’esecutivo. Berlusconi vuole ridurre il numero dei Parlamentari, così  sarà più facile  controllare i deputati, che sicuramente avranno tutto l’interesse a farsi controllare pur di mantenere il proprio potere.
La scuola la sta devastando e così piano, piano, colpo dopo colpo si sta scardinando uno dei luoghi di resistenza.
Come fare per evitare la deriva che porterà, se non correremo presto ai ripari, ad una dittatura fascista? Come fare  per evitare che il vento del berlusconismo finisca per essiccare completamente i cervelli?
E’ davvero tutto difficile e complicato e lo è di più se si pensa che tutta l’informazione è in mano  a lui e che, purtroppo, non c’è un’opposizione capace di fermare questa deriva.
Io penso che dobbiamo essere noi cittadini consapevoli della deriva in atto a difendere prima di tutto la nostra Costituzione e poi lavorare per cercare di far capire a quanti ancora non  vogliono o non sono nelle condizioni di farlo, mettendo in atto tutte le strategie possibili per riuscire a vincere questa difficilissima battaglia per la difesa della democrazia.
Nella Toscano

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