Cari amici, vi segnalo questo mio
articolo Se viene l’uomo nero L’elezione di Donald Trump a Presidente
degli Stati Uniti ha squarciato la tela della narrazione di quelli che –
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venerdì 11 novembre 2016
giovedì 10 novembre 2016
No alla custodia cautelare in carcere per i colletti bianchi. E il ddl ricompatta il Centrodestra
Primo firmatario, il verdiniano Ciro Falanga di Ala. Il testo, presentato al Senato, sottoscritto anche dalle altre anime in cui si è diviso lo schieramento: Forza Italia, Conservatori e Riformisti di Fitto, Ap-Ncd del ministro dell'Interno Alfano. Se approvato, escluderebbe la detenzione per gli accusati di reati come finanziamento illecito dei partiti, autoriciclaggio, truffe aggravate, corruzione. A meno che non si usino armi e violenza o si evadano gli arresti domiciliari
Il mondo è cambiato. Ora smettete di far finta di aver capito l’epoca in cui viviamo Trump ha vinto.
I sondaggi l'hanno sottovalutato. L'hanno sottovalutato perché chi dovrebbe "leggere" il sentimento degli elettori guarda al mondo attraverso le lenti del '900.
POLITICAUSA 9 NOVEMBRE 2016 07:38 di Francesco Piccinini
Donald Trump è stato eletto 45° Presidente degli Stati Uniti. E' diventato Presidente nonostante i giornali USA (solo due testate locali l'hanno sostenuto). E' diventato Presidente nonostante l'establishment. E' diventato Presidente nonostante i sondaggi. Sondaggi che non rispecchiavano il sentimento della paese. Chi ha osservato questa campagna si è trovato in un mondo distopico fatto, da una parte, da CNN – et similia – che al termine di ogni dibattito tra la Clinton e il tycoon davano la candidata democratica vincitrice; e dall'altra la rete, in cui le dirette Facebook e YouTube erano colme di commenti inascoltati dai media mainstream. Non vedere quei commenti, non leggerli, non capirli è il peccato originale di chi non riesce più a parlare con i ragazzi di strada.
Trump è stato eletto perché ha parlato – anche – a quella “massa silenziosa” che non risponde ai sondaggi, a quelle “legioni di imbecilli” che Eco non riusciva a comprendere. Quel popolo di Jersey Shore al quale l'intellighenzia democratica non ama più parlare.
continua su: http://www.fanpage.it/il-mondo-e-cambiato-ora-smetterete-di-far-finta-di-aver-capito-l-epoca-in-cui-viviamo/
http://www.fanpage.it/
“La riforma? Un pasticcio pazzesco e illeggibile”
Intervista al professor Paolo Prodi di Natalia Marino, 31 ottobre 2016
La Costituzione andrebbe in primo luogo attuata. Sbagliata la riforma del Titolo V. Non si capisce cosa rappresenti il “nuovo” Senato. Un’indicibile assurdità dividere per materie le competenze tra Camera e Senato
Ecco le ragioni del No del professor Paolo Prodi, tra i massimi storici italiani dell’età moderna, docente emerito all’Università di Bologna, già rettore dell’ateneo di Trento, tra i fondatori dell’Istituto storico italo – germanico della città trentina e dell’associazione di cultura e politica “Il Mulino”, fratello dell’ex presidente del Consiglio Romano Prodi.
Vogliamo ringraziare il professor Prodi che, pur non essendo in piena forma, ci ha generosamente concesso questa intervista.
Professor Prodi cosa pensa della riforma costituzionale sottoposta a referendum?
REFERENDUM, MENZOGNA CONTRO LA DEMOCRAZIA
Le ragioni del «no» sono persino troppe. Una forte mobilitazione è indispensabile per opporsi a una riforma costituzionale costruita sul falso e sull’inganno che cela la sua reale sostanza, antidemocratica e illiberale, con trucchi miserabili.
Lunga è la catena dei «falsi», a cominciare dagli obiettivi dichiarati:
1. Fine del bicameralismo paritario è l’ingannevole slogan. Ma il Senato, in posizione di parità con la Camera esattamente come adesso, partecipa ancora alla più alta forma di legislazione, la revisione della Costituzione e in molti casi alla legislazione ordinaria. Si approvano infatti secondo le regole del bicameralismo paritario leggi di forte rilievo politico: elezione del Senato (art. 55), referendum, Unione europea, ineleggibilità e incompatibilità con l’ufficio di senatore, elezioni e ordinamento di comuni e città metropolitane, e altre ancora (art. 70, comma 1). Il Senato, inoltre, in modi vari e differenziati, ha voce sulla legislazione intera.
Lunga è la catena dei «falsi», a cominciare dagli obiettivi dichiarati:
1. Fine del bicameralismo paritario è l’ingannevole slogan. Ma il Senato, in posizione di parità con la Camera esattamente come adesso, partecipa ancora alla più alta forma di legislazione, la revisione della Costituzione e in molti casi alla legislazione ordinaria. Si approvano infatti secondo le regole del bicameralismo paritario leggi di forte rilievo politico: elezione del Senato (art. 55), referendum, Unione europea, ineleggibilità e incompatibilità con l’ufficio di senatore, elezioni e ordinamento di comuni e città metropolitane, e altre ancora (art. 70, comma 1). Il Senato, inoltre, in modi vari e differenziati, ha voce sulla legislazione intera.
Clinton, la sinistra che fa la destra perde
La
peggiore delle previsioni si è avverata. La vittoria di Donald Trump non è più un campanello d'allarme, ma il compimento. La rappresentazione di quello che ormai da tempo in molti temiamo. Innanzitutto, che c'è una destra che cambia pelle. Dopo aver santificato e imposto la globalizzazione e spiegato che i dogmi del neoliberismo avrebbero migliorato il mondo, oggi si riscopre protezionista (ma senza abbandonare i dogmi del liberismo, dalle privatizzazioni in giù). E su questa scia incrocia xenofobia, razzismo e schegge di fascismo.
"Re Giorgio allo scoperto: “Votare è un problema”
Difendiamo la democrazia - 34 secondi fa

Mauro Codazzo 12 h · buongiorno a tutte le partigiane e partigiani... rassegna stampa del mattino 10 Novembre....un profluvio di commenti naturalmente dedicati alla elezione di Trump... estrapolo però una riflessione in chiave casalinga, da il fatto di oggi a firma di FABRIZIO D’ESPOSITO... dal titolo "Re Giorgio allo scoperto: “Votare è un problema” caspita sembra interessante....vediamo di che si tratta: Il dibattito era già cominciato con l’esito clamoroso della Brexit anglosassone. Adesso, lo choc per la vittoria di Trump più che al dibattito conduce a un inaudito sommovimento inte... altro »
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