martedì 1 aprile 2014

Per uscire dal passato ed entrare nel futuro non si cancellano le Istituzioni, ma semmai si ammodernano!


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Le riforme Costituzionali approvate dal consiglio dei ministri all’unanimità non possono che preoccupare chi ha la consapevolezza della fondamentale importanza  delle Istituzioni in un Paese democratico.
 E’ inaccettabile  che sia stato il governo ad assumersi il ruolo di organo costituente ed è ancora più grave se si pensa al modo come questo premier è arrivato al potere ed, ancora di più, se si pensa che,  in conseguenza della sentenza della Consulta che ha dichiarato incostituzionale la legge elettorale , questo Parlamento è illegittimo.
Proprio per questo motivo ci saremmo aspettati che si andasse di nuovo al voto piuttosto che formare un nuovo governo, con un premier  che non è stato nemmeno mai eletto.
Già solo questo quadro non dovrebbe fare dormire sonni tranquilli agli Italiani, soprattutto a chi dovrebbe avere un minimo di capacità intellettiva.
Eppure vedo, che al di là di pochi intellettuali e Costituzionalisti di spessore come Rodotà e  Zegrebelsky   nessuno  sembra avere voglia di capire e questo è molto, ma molto preoccupante.
I fatti di questi giorni non possono non riportarci indietro con la memoria  a quel triste passato  che ha portato alla nascita del fascismo, che ha precipitato il Paese nel disastro per vent’anni e privato i cittadini della libertà e dei diritti fondamentali.
Se si guarda ai fatti di oggi senza pregiudizi  non si può non cogliervi similitudini con il presente e questo  è inquietante.
 Il silenzio di molti intelettuali,  una stampa prona a non disturbare il manovratore, che non ci racconta la realtà Italiana, che dice quello che vuole sentirsi dire il manovratore, che si sottrae al suo dovere di informare correttamente  sono segnali inquietanti.
Bisogna prendere atto che i  giornalisti , alcuni, si girano dall’altra parte, perché non voglio raccontare e dare atto di fatti realmente accaduti, che mettono a nudo il sistema marcio di questo Paese.
Tacciono perché  tengono famiglia, condividono, ma non possono dirlo apertamente, leggono ma dicono che non hanno il tempo di leggere tutto, perché non vogliono prendere atto del marciume del sistema.
Questo silenzio l’ho  potuto cogliere anch’io  in occasione dell’uscita del mio libro, che, certamente   scomodo per molti,   racconta verità   inoppugnabili
Si preferisce parlare sempre e solo di Berlusconi in tutte le pose, mentre si e tace sul sistema marcio che ha prodotto Berlusconi. Direte voi: perché lo fanno?
Perché sono parte integrante del medesima sistema marcio, che li nutre molto generosamente e non vogliono semplicemente perdere i diritti acquisiti.
Anche la Tv   fa parte di questo sistema , vi entra chi è  prono a questo sistema, nessuno si pone il problema che   è  di tutti gli Italiani, che pagano il canone e che   dovrebbero avere la possibilità ed il diritto  di potervi accedere.
Invece, ci tocca vedere dibattiti in cui sempre gli stessi se li dicono e se li cantano   per   servire  i loro  leader,  per  far passare i messaggi che fanno comodo ai manovratori.
 Purtroppo gli Italiani abboccano sempre, sono quasi tutti convinti che basta togliere di mezzo le Istituzioni per risolvere i nostri problemi economici, perdendo di vista quali sono i reali problemi e, soprattutto, quali sono le reali intenzioni di chi si sta adoperando per distruggere le Istituzioni, piuttosto che ammodernarle.
Dicono che  è per risparmiare!
Nessuno però si pone il problema  delle cifre inimmaginabili e dei privilegi insopportabili in qualsiasi altro Paese del mondo di cui godono  i Giudici Costituzionali,  i burocrati di stato,  i dipendenti di Camera e Senato, per non parlare di quelli delle spesso inutili partecipate di aziende di stato,  i dipendenti delle regioni, con tutto il loro carico di  burocrati pescati tra gli amici,  i cui stipendi ammontano a cifre stratosferiche, che da sole farebbero intere finanziare  per anni.
E’ chiaro che per mantenere tutti questi privilegi mostruosi la casta deve tagliare e così ha deciso di togliere di mezzo le Istituzioni, per farlo ha fatto salire sul podio un bamboccio buono per essere manovrato. Gli Italiani, che abboccano sempre, si sono convinti che risparmieranno  con l’abolizione delle Istituzioni, senza capire che saranno loro, non la casta , a pagare il conto più salato.
Abolendo   il Senato si risparmierebbero, infatti, solo €.80.000.000,00, mentre resterebbero intatti tutti i privilegi e le pensioni della casta più pagata e più  inefficiente del mondo ed   il conto salato saremmo sempre noi a pagarlo, quelli che non contiamo niente, quelli che serviamo solo per pagare le tasse,   continueranno infatti a toglierci tutti i diritti, a cominciare dalla pensione. Pare che l’INPS sia sull’orlo della bancarotta!
Se Renzi dovesse riuscire nel suo devastante  disegno aspettiamoci il peggio.
Con una legge elettorale come quella  in discussione, la cancellazione del Senato ed il taglio dei Parlamentari resterebbero solo quattro amici a fare quello che gli pare.
Riflettere prima che sia troppo tardi è un dovere di tutti, così come sarebbe doveroso, da parte  di chi è consapevole, cominciare ad elaborare un pensiero di sinistra per ricostruire una sinistra vera, perché non è dalla somma delle sigle e dei leader di questi partitini di sx che verrà mai fuori un vero partito di sinistra.
Per entrare nel futuro bisogna uscire dal passato, su questo non ci piove!
Ci vuole davvero tanto a capirlo?

Nella Toscano

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