mercoledì 12 ottobre 2011

La strada per uscire dal tunnel è ancora molto lunga!!!!

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pubblicata da Nella Toscano il giorno mercoledì 12 ottobre 2011 alle ore 17.28
Come molti di voi sanno, sono la promotrice dell'Associazione della rete delle Donne Siciliane per la Rivoluzione Gentile, costituitasi legalmente il 30 luglio 2011  con  statuto e simbolo registrato il   4.8.2011.
La Rete delle donne Siciliane è stata la promotrice del Treno delle Donne per la Costituzione, a cui hanno aderito  cento Associazioni, ma non il movimento della Rete nazionale. Infatti della rete   vi ha aderito solo il gruppo Veneto che fa parte del comitato promotore ed il gruppo toscano che ha dato solo l'adesione.
Ho ripetutatamente invitato le referenti non solo nazionali, ma anche regionali, laddove esse vi sono, ma mi è stato opposto un fermo rifiuto con la motivazione che La difesa della  Costituzione non è una priorità per la rete.
Naturalmente, io e le amiche siciliane e venete e, ritengo, anche le Toscane, non abbiamo condiviso e siamo andate avanti con la nostra bataglia. Difesa della costituzione, quindi, che abbiamo assunto come  valore fondante della rete siciliana.
Come molti sanno, la nostra manifestazione si è svolta a Roma il 24 settembre, siamo riuscite a portare a compimento il nostro obiettivo pur tra mille difficoltà e mille boicottamenti da parte di tutti quelli  che, piuttosto che attivarsi per fare partecipare, hanno lavorato alacremente per dissuadere quanti avevano già dato la propria adesione e quanti già avevano versato le somme delle prenotazioni.
Il classico modo all'Italiana per cercare di bloccare sul nascere qualcosa di veramente significativo, che guarda  al bene del Paese  piuttosto che alla costruzione di carriere personali ,che poco hanno a che vedere con il bene comune.
Le azione messe in atto ai nostri danni, ai danni delle Persone che credono veramente nelle cose che fanno, in questo caso non hanno avuto l'effetto sperato.
Siamo riuscite con le nostre forze, senza l'appoggio di nessuno, autofinziandoci e lavorando fino allo spasimo, rinunciando persino alle ferie, a far passare il messaggio forte e rivoluzionario che è partito dalle donne  Siciliane, da questa nostra terra spesso teatro di  sciagure. Noi donne Sicliane, abbiamo voluto dire a tutti  l'orgoglio di appartenere a questa nostra Terra, che non è solo terra di mafia, ma anche di intelligenze e di passioni. Di donne che hanno il coraggio delle proprie idee e sono capaci di  lottare  fino in fondo per poterle vedere realizzate.
Abbiamo voluto lanciare un messaggio di unità del Paese : due  treni uno dal Nord e  uno dal sud sono arrivati contestualmente a Roma carichi di donne per  circondare il Parlamento e per riappropriarci di ciò che ci appartiene, per difendere la Costituzione, i nostri diritti e la nostra libertà, che è sattamente quello di cui ci stanno privando !
Siamo State ricevute dal Prefetto Cascella al Quirinale in rapprensentanza del Presidente Dela Repubblica, con il quale siamo rimaste a colloquio per un'ora e mezza. Abbiamo parlato dei temi caldi del Paese e soprattutto abbiamo parlato della nostra Costituzione e dei nostri timori a vederla compromesa se non stracciata del tutto. Abbimo trovato l'appoggio del Nostro Presidente che ci ha invitate ad andare avanti a lavorare per il risveglio delle coscienza, che come sappiamo è un lavoro lungo e faticoso, ma necessario per cercare di cambiare questo Paese.
Il Presidente della Repubblica ha poi risposto al  messaggio, che gli abbiamo fatto pervenire in forma privata, riconoscendo la delicatezza dei temi sollevati e la nacessità di rimanere vigili.
Un grande riconoscimento, quindi da parte della più alta carica dello Stato, che ci ha certamnete gratificate molto.
Certamente non ci saremmo aspettate la freddezza delle donne, soprattutto quelle della rete nazionale, per ciò che siamo state capaci di fare, per l'alto valore simbolico della nostra battaglia. Freddezza questa che si è concretizzata nel'esclusione della scrivente dal gruppo di fb, nella cancellazzione dallo stesso di tutti post pubblicati da me e dei commenti, oltre che nell'estromissione dal sito della Rete, dove mi viene negato l'accesso.
Non che fossi una accanita frequentatrice di questo sito e non che mi importi più di tanto poterci entrare, quello che fa senso è il modo e la tempistica utilizzata che non è certo quacosa che somiglia  nemmeno lontanamente  ad una rivoluzione che vorrebeb dirsi gentile.
Forse che le rivoluzioni gentili si fanno censurando chi non la pensa come noi e reclama la propria autonomia, che tra l'altro è anche statutaria e non basata sul nulla?
Io penso di no e dico questo con molto amarezza, perchè devo prendere atto ancora una volta che le donne, alcune donne ancora non hanno compreso appieno il valore della democrazia, dell'autodeterminazione e del rispetto delle idee degli altri, questo ci fa prevedere che   per uscire dal tunnel la strada è ancora molto lunga.