martedì 18 febbraio 2014

La politica al tempo delle larghe intese!


 Le elezioni in Sardegna hanno registrato un crollo della partecipazione dei cittadini. Il 48% ha preferito non andare a votare, determinando così la sconfitta di una donna che si era messa generosamente a disposizione per cercare di  arginare la deriva a cui stiamo assistendo. Ancora una volta i cittadini deludono e di più perché avendo la possibilità di scegliere chi non è organico all’apparato, hanno  preferito rimanere alla finestra.
Un altro crollo della partecipazione assai prevedibile si è registrato nella partecipazione risibile alle primarie del PD per eleggere i segretari regionali.
Non c’è dubbio che questo è il primo è il risultato delle larghe intese ed il secondo  è da attribuire a Renzi, alle sue manovre, alla sua presa in giro degli elettori che l’avevano  votato appena due mesi fa.
Un segnale forte, dunque, di cui i partiti sembra non si  vogliano rendere conto, impegnati come sono nelle manovre di palazzo, che nulla hanno a che fare con i problemi degli Italiani .
Infatti, continuano imperterriti a tessere le trame di un gioco di potere i cui fili, si ha la sensazione, vengono annodati in luoghi invisibili ai più.
“Qualcosa di inquietante che ci ricorda il doppio livello della politica italiana: tutto avviene apparentemente davanti agli occhi di tutti, come la direzione del Pd, ma c’è un livello che precede l’uscita sulla scena, che si svolge oltre lo streaming. È a questo livello che si prendono quelle decisioni che poi vengono imposte, calate dall’alto, si dice. Meglio sarebbe dire calate da un luogo occulto. Comunque, calate, come scrive Sandra Bonsanti “.
Non è uno spettacolo  edificante, anzi è davvero preoccupante tutto ciò che sta avvenendo e spiace molto  dovere prendere atto che il P.R. abbia  abdicato al Suo ruolo di garante della Costituzione per dettare lui la linea politica e favorire le larghe intese.
Grande è lo smarrimento nel Paese, per l’impossibilità di riconoscersi in nessuno dei partiti e partitini esistenti, nessuno  si è infatti distinto nella difesa della Costituzione, nessuno ha fatto un’opposizione vera. Anzi, dobbiamo prendere atto  che continuano a permanere le stesse logiche, gli stessi riti, le stesse parole, gli stessi comportamenti. Nessuno che voglia fare un passo indietro, piuttosto tutti ne fanno due avanti, cercando di isolare chi non fa parte del coro.
Non so come finirà, di certo non riesco ad immaginare niente di buono, ma ho chiara  la consapevolezza che in questo momento è meglio fermarsi per capire da dove ricominciare un cammino che possa farci vedere uno spiraglio di luce, che possa far rinascere la politica.
Nella Toscano
18.2.2014      

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