Le elezioni in Sardegna hanno registrato un crollo della
partecipazione dei cittadini. Il 48% ha preferito non andare a votare,
determinando così la sconfitta di una donna che si era messa generosamente a
disposizione per cercare di
arginare la deriva a cui stiamo assistendo. Ancora una volta i cittadini
deludono e di più perché avendo la possibilità di scegliere chi non è organico
all’apparato, hanno preferito
rimanere alla finestra.
Un altro crollo della partecipazione assai prevedibile si è
registrato nella partecipazione risibile alle primarie del PD per eleggere i
segretari regionali.
Non c’è dubbio che questo è il primo è il risultato delle
larghe intese ed il secondo è da
attribuire a Renzi, alle sue manovre, alla sua presa in giro degli elettori che
l’avevano votato appena due mesi
fa.
Un segnale forte, dunque, di cui i partiti sembra non
si vogliano rendere conto,
impegnati come sono nelle manovre di palazzo, che nulla hanno a che fare con i
problemi degli Italiani .
Infatti, continuano imperterriti a tessere le trame di un
gioco di potere i cui fili, si ha la sensazione, vengono annodati in luoghi
invisibili ai più.
“Qualcosa di inquietante che ci ricorda il doppio livello
della politica italiana: tutto avviene apparentemente davanti agli occhi di
tutti, come la direzione del Pd, ma c’è un livello che precede l’uscita sulla
scena, che si svolge oltre lo streaming. È a questo livello che si
prendono quelle decisioni che poi vengono imposte, calate dall’alto, si dice.
Meglio sarebbe dire calate da un luogo occulto. Comunque, calate, come scrive
Sandra Bonsanti “.
Non è uno spettacolo
edificante, anzi è davvero preoccupante tutto ciò che sta avvenendo e
spiace molto dovere prendere atto
che il P.R. abbia abdicato al Suo
ruolo di garante della Costituzione per dettare lui la linea politica e
favorire le larghe intese.
Grande è lo smarrimento nel Paese, per l’impossibilità di
riconoscersi in nessuno dei partiti e partitini esistenti, nessuno si è infatti distinto nella difesa
della Costituzione, nessuno ha fatto un’opposizione vera. Anzi, dobbiamo
prendere atto che continuano a
permanere le stesse logiche, gli stessi riti, le stesse parole, gli stessi
comportamenti. Nessuno che voglia fare un passo indietro, piuttosto tutti ne
fanno due avanti, cercando di isolare chi non fa parte del coro.
Non so come finirà, di certo non riesco ad immaginare niente
di buono, ma ho chiara la
consapevolezza che in questo momento è meglio fermarsi per capire da dove
ricominciare un cammino che possa farci vedere uno spiraglio di luce, che possa
far rinascere la politica.
Nella Toscano
18.2.2014
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