la Repubblica
13 febbraio 2014 - 6 Commenti »
Liana Milella
Ha sentito la notizia che sarà Berlusconi a guidare la delegazione di Forza Italia al Quirinale?
«Certo che l’ho sentita, e se non fosse un momento tragico sarebbe divertente».
E perché mai?
«Certamente non è consueto che le consultazioni con il capo dello Stato vengano guidate da una persona che, a parte i processi in corso, ha subito una condanna definitiva per un reato infamante come la frode fiscale, e che è anche decaduto da senatore. Tutto è abbastanza inconsueto. Il modo stesso in cui si è fatto cadere il governo Letta, del tutto fuori dal Parlamento, quasi che quest’organo sia ormai un inutile orpello così come gli elettori, lascia esterrefatti».
Le leggi consentono a Berlusconi di salire sul Colle perché la sua interdizione dai pubblici uffici non è ancora definitiva.
«Dipende se guardiamo alla forma o alla sostanza. È sempre una questione di sensibilità. Certamente, in tal modo, mi sembra che si metta in imbarazzo il Quirinale».
Il capo dello Stato potrebbe rifiutare l’incontro con un condannato definitivo?
«È una situazione talmente inconsueta che non saprei rispondere. L’imbarazzo cresce di fronte al fatto che si tratta della persona che guida il terzo partito italiano e, in termini di coalizione, quella che dai sondaggi risulta al primo posto».
La mossa di Berlusconi crea un grave imbarazzo al Colle?
«A me pare proprio di sì, anche perché già la situazione politica e le modalità che hanno determinato la caduta di questo governo già di per sé sono anomale. Quindi ad imbarazzo si aggiunge imbarazzo».
Com’è possibile che Berlusconi sia decaduto da senatore, ma possa guidare un partito?
«Questo fa parte dell’anomalia italiana. Non bisogna dimenticare che la sua potenziale emarginazione è stata risolta proprio dall’attuale segretario del Pd Renzi, che con lui si è messo d’accordo per la riforma elettorale, portandolo addirittura nella sede del partito. Sempre fuori dal Parlamento e tra loro due, hanno concordato un testo da presentare nella sede istituzionale come un fatto compiuto, visto che i margini di modificabilità sono ristrettissimi».
Se Renzi ha accettato Berlusconi come interlocutore politico privilegiato questo mette Napolitano di fronte al fatto compiuto di non poter rifiutare di riceverlo?
«Temo che la risposta debba essere affermativa».
Però c’è chi trova anomalo che al Colle salga anche Grillo, visto che anche lui è un condannato definitivo.
«Anomalia per anomalia… ».
Nessun commento:
Posta un commento