La separazione dei poteri e la garanzia della indipendenza della Magistratura sono condizioni ineludibili perché uno Stato possa essere considerato democratico. La pretesa (perché di questo si tratta) che il potere politico orienti una sentenza, che dovrebbe dipendere solo dall'accertamento della verità, costituisce di per sé un atto gravemente eversivo che dovrebbe essere respinto senza esitazione. E non può essere giustificato con l'esigenza di mantenere in vita un governo incapace di assumere alcuna decisione seria, che sembra porsi solo l'obiettivo di realizzare le promesse elettorali del PDL (cancellazione dell'IMU, nessun aumento dell'IVA) e i 'consigli' interessati della finanza internazionale che è all'origine della crisi e esprime mediante J.P.Morgan la propria ostilità alla nostra democrazia.
Sospendendo i propri lavori anche solo per qualche ora in aperta polemica con la Magistratura, la maggioranza di questo Parlamento ha dimostrato di non sentirsi vincolata ai principi di equilibrio, giustizia e eguaglianza su cui è fondata la nostra Repubblica e ai quali ha giurato fedeltà, così come ha fatto il Presidente della Repubblica.
Ma soprattutto di non essere legittimata ad affrontare una seria analisi delle motivazioni, per ora oscure, che imporrebbero di stravolgere con urgenza la nostra Costituzione, né tanto meno a valutare ed approvare 'riforme' in grado di modificare in modo irreversibile il nostro futuro.
Il ricatto — Liberacittadinanza
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