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Leggendo il libro “I Disarmati” di Claudio Fava mi ha colpito e rimasta impressa nella memoria una frase che, a mio parere, dice molto su quel che è realmente la mafia e che spesso, anzi troppo spesso, si trova nei luoghi più impensati dove meno te l’aspetti:” Ti scivola accanto con l’aria mansueta di un padre di famiglia”.
Leggendo il libro “I Disarmati” di Claudio Fava mi ha colpito e rimasta impressa nella memoria una frase che, a mio parere, dice molto su quel che è realmente la mafia e che spesso, anzi troppo spesso, si trova nei luoghi più impensati dove meno te l’aspetti:” Ti scivola accanto con l’aria mansueta di un padre di famiglia”.
Infatti, se esiste questo fenomeno non è certo solo perché
vi sono i vari Riina, Provenzano e via dicendo, ma perché quel modo di fare e
di sentire è penetrato nei comportamenti anche di coloro i quali dicono, a
parole, di volerla combattere e si indignano anche molto.
Ecco perché io sono molto pessimista sul fatto che ci
libereremo a breve di questo
fenomeno. Perché un fatto è combattere la manovalanza, che sicuramente rompendo
il muro dell’omertà, può essere un obiettivo raggiungibile, altra cosa è però
cambiare il sentire e l’agire di persone, che ne emulano comportamenti ( a loro
insaputa?).
Da quest’ultimo fenomeno è più difficile difendersi,
soprattutto, come dice appunto Fava, ti scivola accanto sotto la veste di un
padre mansueto o di amico fedele.
La cosa che reputo più grave e disastrosa è che questo modo
di fare arrogante e prevaricatorio con tutto quel che ne consegue ha invaso,
come ho appena detto, le coscienze dei più ed è un fenomeno diffuso ovunque, a
cui non si sottraggono nemmeno
alcune donne, anzi!
La prova della diffusione e della condivisione ce la da
nientepocodimenone il trota,
il padano razza pura, che a quanto pare ama o amava stringere addirittura
amicizia con mafiosi di professione del Sud, di quel sud da loro tanto
vituperato.
E’ pur vero che al Sud questo fenomeno è diffuso,
capillarmente direi, ma oggi anche il resto d’Italia è messo bene e credo anche l’Europa, se è vero come è vero che si è avvertita la necessità di
costituire al Parlamento
Europeo una commissione
antimafia la cui presidenza è stata assegnata ad una coraggiosa donna del sud
che si è sempre battuta contro questo fenomeno.
Sono davvero contenta che questo sia avvenuto e lo sono di
più nel rivendicare l’orgoglio di cittadina del Sud, di quella parte del sud
che riesce a ribellarsi a questo fenomeno arrivando persino a pagare con il
prezzo della vita, con un sacrificio più alto e nobile la difesa dei valori di legalità e giustizia. E’
questo il sud a cui io appartengo
senza se e senza ma ed è proprio in virtù di questa appartenenza di
questa difesa alta di questi
valori che pago e continuo a pagare prezzi altissimi.
Sì perché anch’io sto provando sulla mia pelle cosa
significa la gratuita denigrazione e calunnia nei confronti della mia persona,
al solo scopo di isolarmi e anch’io ho provato il freddo distacco di un’amica ( o meglio di
quella che io pensavo fosse un’amica)
che mi dice di non potermi dare la solidarietà, perché prima va
sentito quel che dicono gli altri.
Non so a quanti possono
succedere o succedono
queste cose, certo è che viverli sulla propria pelle ti provoca un dolore che difficilmente si
può ben immaginare e sanare. Nel vivere questo mi sono tornate alla mente le
parole di Falcone: prima ti discreditano, poi ti isolano e poi ti uccidono.
Adesso so che questo è possibile ovunque
e lo so perché molti, consapevolmente o meno, sono capaci di fare questo gioco e, badate bene, non sto
pensando alla mafia manovalanza, ma a tutte quelle persone dall’appetito
insaziabile che pur di raggiungere il proprio obiettivo sono capaci anche di
cercare di insidiare i tuoi spazi
privati, di gettare fango sulla tua persona, di appropriarsi persino del tuo
impegno e del tuo lavoro.
So che è difficile difendersi da queste insidie, ma so anche
che ci sono persone capaci ancora di saperlo fare, di sapere capire e discerne ed a queste va a mia più totale vicinanza .
A chi sceglie il silenzio per opportunismo penso sia meglio
lasciarlo al proprio destino!
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