Le parole del procuratore antimafia sono invece piaciute alla presidente dell’Associazione familiari vittime dei Georgofili Giovanna Maggiani Chelli: “Ci danno ragione nel nostro continuo tentativo di inserirci nel dibattito in corso sulla trattativa Stato-mafia, che naturalmente però noi vorremmo più costruttivo e finalizzato alla sostanziale ricerca della verità dentro i tribunali dello Stato”. “Per noi – continua la Maggiani Chelli – è evidente che la mafia quella fatta di menti raffinatissime, tenta di spostare l’attenzione altrove , infatti nessuno si ricorda più in queste ore, dell’esigenza di cercare di stabilire attraverso il processo di Palermo per la trattativa Stato mafia, quali siano state le reali responsabilità di politici ,con incarichi istituzionali, che al tempo delle stragi del 1993 temevano di essere uccisi dalla mafia e chiesero quell’ausilio che ha poi provocato i morti di via dei Georgofili. Infatti secondo noi è nel tentativo di salvare la pelle a uomini potenti della politica e delle istituzioni che i nostri figli hanno dovuto morire”.
Colle-Panorama, Cicchitto attacca Grasso: “Menti raffinate? Fuori i nomi” - Il Fatto Quotidiano
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