pubblicata da Nella Toscano il giorno mercoledì 9 maggio 2012 alle ore 19.24 ·
Questa competizione elettorale a Palermo è iniziata male e sta per finire peggio.
Io credo che avere voluto ad ogni costo le primarie senza che ce ne fossero le condizioni sia stato un errore gravissimo. Le primarie sono solo uno strumento che può essere utile per scegliere il candidato di una coalizione che ha valori condivisi e una visione comune sul come affrontare e risolvere i problemi che ci sono e sono tanti e soprattutto sulle alleanze.
Nel caso di Palermo a me pare che questo sia mancato ed è per ciò non si è riusciti ad arrivare ad un accordo per un candidato unitario.
D’altronde come si può sperare di avere un candidato unitario se a cominciare dagli attori in campo ognuno pensava e pensa solo al proprio destino politico?
Come si può sperare in un progetto unitario vincente se ognuno naviga a vista senza indicare una meta precisa?
Oggi il Presidente Napolitano ha ricordato come la presenza di tante liste porta al degrado della politica, io penso esattamente la stessa cosa!
Non è possibile che ci siano tanti candidati ciascuno dei quali va per conto suo e soprattutto per lo più senza qualità, senza le minime caratteristiche per aspirare al governo della Città.
E’ conseguenza del degrado politico che c’è nel Paese avere dato a tutti l’illusione che chiunque, a prescindere dalle qualità, può aspirare ad essere classe dirigente, come se niente stesse accadendo nel Paese, come se non fosse sotto gli occhi di tutti che questa classe dirigente incompetente, arrogante e incolta, oltre che insaziabile e corrotta ha portato il Paese sull’orlo del Fallimento.
Sono convinta che in questa partita tutti hanno commesso degli errori, a cominciare dal PD e dalle sue divisioni interne, che ha portato a scegliere una candidatura non condivisa e secondo me non all’altezza della sfida, continuando con SeL e IDV che hanno strumentalizzato la candidatura della Borsellino pur sapendo i secondi che Orlando non aveva rinunciato affatto alla sua, come abbiamo potuto vedere.
Tutte queste lotte intestine hanno avuto il solo effetto di allontanare molti Palermitani dalle urne, facendo crescere a dismisura l’astensionismo, che come sappiamo è divenuto il primo partito in città ed è il vero vincitore di queste elezioni.
E’ vero che le cose nel c.d. non sono andate bene e non sono andate bene perché anche loro si sono frantumati in mille pezzi, non certo per merito di quella che impropriamente continuiamo a chiamare sinistra.
Il risultato del numero eccessivo di liste e candidati ha avuto l’unico effetto di far tornare al proprio posto tutti gli ex, un ritorno al passato in grande stile insomma.
A produrre questo effetto vi è anche la legge voluta da Cracolici che lascia fuori addirittura il candidato che ha ottenuto più consensi.
Se a tutto queste si aggiunge il fatto che fino all’ultimo nessuno sapeva come calcolare la percentuale secondo la nuova legge possiamo dire che questo bel
casino ha finito per lasciare tutto allo stesso punto di partenza, d’altronde questa è terra di Gattopardo, cosa potevamo aspettarci?
Io credo che avere voluto ad ogni costo le primarie senza che ce ne fossero le condizioni sia stato un errore gravissimo. Le primarie sono solo uno strumento che può essere utile per scegliere il candidato di una coalizione che ha valori condivisi e una visione comune sul come affrontare e risolvere i problemi che ci sono e sono tanti e soprattutto sulle alleanze.
Nel caso di Palermo a me pare che questo sia mancato ed è per ciò non si è riusciti ad arrivare ad un accordo per un candidato unitario.
D’altronde come si può sperare di avere un candidato unitario se a cominciare dagli attori in campo ognuno pensava e pensa solo al proprio destino politico?
Come si può sperare in un progetto unitario vincente se ognuno naviga a vista senza indicare una meta precisa?
Oggi il Presidente Napolitano ha ricordato come la presenza di tante liste porta al degrado della politica, io penso esattamente la stessa cosa!
Non è possibile che ci siano tanti candidati ciascuno dei quali va per conto suo e soprattutto per lo più senza qualità, senza le minime caratteristiche per aspirare al governo della Città.
E’ conseguenza del degrado politico che c’è nel Paese avere dato a tutti l’illusione che chiunque, a prescindere dalle qualità, può aspirare ad essere classe dirigente, come se niente stesse accadendo nel Paese, come se non fosse sotto gli occhi di tutti che questa classe dirigente incompetente, arrogante e incolta, oltre che insaziabile e corrotta ha portato il Paese sull’orlo del Fallimento.
Sono convinta che in questa partita tutti hanno commesso degli errori, a cominciare dal PD e dalle sue divisioni interne, che ha portato a scegliere una candidatura non condivisa e secondo me non all’altezza della sfida, continuando con SeL e IDV che hanno strumentalizzato la candidatura della Borsellino pur sapendo i secondi che Orlando non aveva rinunciato affatto alla sua, come abbiamo potuto vedere.
Tutte queste lotte intestine hanno avuto il solo effetto di allontanare molti Palermitani dalle urne, facendo crescere a dismisura l’astensionismo, che come sappiamo è divenuto il primo partito in città ed è il vero vincitore di queste elezioni.
E’ vero che le cose nel c.d. non sono andate bene e non sono andate bene perché anche loro si sono frantumati in mille pezzi, non certo per merito di quella che impropriamente continuiamo a chiamare sinistra.
Il risultato del numero eccessivo di liste e candidati ha avuto l’unico effetto di far tornare al proprio posto tutti gli ex, un ritorno al passato in grande stile insomma.
A produrre questo effetto vi è anche la legge voluta da Cracolici che lascia fuori addirittura il candidato che ha ottenuto più consensi.
Se a tutto queste si aggiunge il fatto che fino all’ultimo nessuno sapeva come calcolare la percentuale secondo la nuova legge possiamo dire che questo bel
casino ha finito per lasciare tutto allo stesso punto di partenza, d’altronde questa è terra di Gattopardo, cosa potevamo aspettarci?
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