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giovedì 31 maggio 2012
martedì 29 maggio 2012
sabato 26 maggio 2012
Riforma della Costituzione, è allarme rosso - micromega-online - micromega
Se il nostro paese è arrivato sull'orlo del fallimento a causa di un Governo inefficiente e corrotto, poiché il Parlamento (con una maggioranza artificialmente incrementata dalle leggi elettorali) non riusciva a modificarne gli indirizzi, la lezione che se ne deve trarre è che il Parlamento deve essere messo in condizione di modificare l'indirizzo politico del Governo e di rimuoverlo quando si riveli dannoso per il bene comune.
I nostri riformatori, invece, da questa esperienza ne traggono la conclusione esattamente opposta: rafforzare il Governo e rendere quasi impossibile (anche in considerazione dei meccanismi elettorali maggioritari) la sfiducia.
La cosa veramente inquietante è che, dopo che il Pdl e la Lega sono crollati, travolti dalla loro stessa incapacità e dai loro scandali, i riformatori attuali vogliono modificare la Costituzione, recuperando, in una forma edulcorata, il progetto di Berlusconi di manomettere l'equilibrio dei poteri per rafforzare il Capo politico ed umiliare ancor di più il Parlamento.
Facendo le debite proporzioni, questo progetto di riforma assomiglia alla riforma con cui fu modificato lo Statuto Albertino (attraverso la legge 24/12/1925 n. 2263) per consentire al Capo del Governo dell'epoca, l'on. Benito Mussolini, di avere una funzione di preminenza sul Parlamento.
Anche allora si invocava la stessa esigenza che viene perorata dai riformatori attuali: rafforzare il Governo per rendere più efficiente la sua azione.
Sappiamo com'è andata a finire!
Riforma della Costituzione, è allarme rosso - micromega-online - micromega
I nostri riformatori, invece, da questa esperienza ne traggono la conclusione esattamente opposta: rafforzare il Governo e rendere quasi impossibile (anche in considerazione dei meccanismi elettorali maggioritari) la sfiducia.
La cosa veramente inquietante è che, dopo che il Pdl e la Lega sono crollati, travolti dalla loro stessa incapacità e dai loro scandali, i riformatori attuali vogliono modificare la Costituzione, recuperando, in una forma edulcorata, il progetto di Berlusconi di manomettere l'equilibrio dei poteri per rafforzare il Capo politico ed umiliare ancor di più il Parlamento.
Facendo le debite proporzioni, questo progetto di riforma assomiglia alla riforma con cui fu modificato lo Statuto Albertino (attraverso la legge 24/12/1925 n. 2263) per consentire al Capo del Governo dell'epoca, l'on. Benito Mussolini, di avere una funzione di preminenza sul Parlamento.
Anche allora si invocava la stessa esigenza che viene perorata dai riformatori attuali: rafforzare il Governo per rendere più efficiente la sua azione.
Sappiamo com'è andata a finire!
Riforma della Costituzione, è allarme rosso - micromega-online - micromega
martedì 22 maggio 2012
Il risultato delle elezioni comunali a Palermo.
https://www.facebook.com/note.php?note_id=10150142722379971
Si è conclusa finalmente la campagna elettorale più brutta
che mi ricordi fatta all’insegna dell’insulto, soprattutto fra i due candidati
al ballottaggio e nell’assenza totale di una visone e di un progetto che abbia
o che possa avere serie possibilità ad essere concretizzato.
Nessuno dei candidati ha mai fatto veramente i conti con il
dissesto finanziario di Palermo, che c’è ed è grave, e di conseguenza nessuno
dei due ultimi contendenti ci ha illustrato in maniera chiara ed inequivocabile
quali le misure da adottare per risanarlo.
Abbiamo sentito l’entusiasmo eccessivo dei pochi che si sono
recati alle urne – il 39% circa- con tifo più adatto ad una partita di calcio
che alla politica.
Ma quel che è peggio è che appena chiuse le urne il
candidato vincente si è addirittura lasciato prendere dalla boria fino ad
annunciare la nascita della terza Repubblica a Palermo!
Ora mi domando veramente se è possibile che un politico
navigato come Orlando possa anche solo pensare e fare un’analisi così rozza del
voto di Palermo, senza minimamente porsi la domanda che tutti i politici
dovrebbero porsi: perché più del 60%
dei Palermitani non si è recato alle urne?
Chi sono coloro i quali hanno dimostrato con questa assenza
la lontananza e la non condivisione della politica, di questa politica?
Qualche commentatore ha detto: sono tutti di destra!
Ebbene se fosse così non possiamo che dedurre che la
sinistra a Palermo è ancora minoranza della minoranza di quel 39% che ha votato - perché chi
l’ha votato non è solo sx, ma
anche e soprattutto dx - e se è minoranza ha vinto solo la competizione elettorale
per effetto di una sciagurata legge elettorale, che gli darà una maggioranza
bulgara nel consiglio comunale, ma non
la fiducia della maggioranza dei Palermitani di dx e sx ovvio. Già
questo non mi sembra un dato da poco ed è sbagliato non tenerne conto e lo è
soprattutto perché non è vero che quel 60% è la destra, ma è anche e
soprattutto di sinistra, di quella parte della sinistra che non si è
riconosciuta né in Ferrantelli, espressione di una classe politica allo sbando, e tanto meno nell’IDV di
Orlando e in Orlando medesimo, espressione di quella Borghesia Palermitana che
da sempre vuole esercitare il dominio sulla città.
E’ questa borghesia che ha assicurato la vittoria ad Orlando
nell’inconsapevolezza dei più, che si sono entusiasmati per il nulla,
dimentichi dell’ultima amministrazione Orlando, dei suoi fallimenti e del suo
essere deputato regionale fantasma e soprattutto dell’Orlando che accusava
Falcone di tenere chiusi nel cassetto documenti.
Molti dei suoi festosi votanti pensano ad un ritorno della
primavera di Palermo, che seppure ha avuto qualche risultato apprezzabile, ha
anche però prodotto guasti a cui oggi non si sa come rimediare, penso ad
esempio al precariato da lui inventato.
Come risolverà questi guasti precedenti Orlando? Li vorrà
risolvere con quali risorse?
Vedremo quello che sarà capace di fare, intanto prendiamo
atto che siamo ancora immersi nella peggiore seconda repubblica, su questo non
ci piove.
Con la consapevolezza che le stagioni non ripetono mai uguali a se stesse, non
foss’altro che con l’andare del
tempo anche la natura non rimane mai uguale a se stessa e nemmeno gli uomini,
purtroppo! Con gli anni si sa si perde la freschezza della giovinezza,
soprattutto quando si sta molto dentro le stanze del potere e gli Italiani ne
sappiamo qualcosa.
Preso atto di quanto avvenuto, non rimane che augurare al
nuovo sindaco buon lavoro con
l’auspicio che tenga fede agli
impegni quale ad esempio il taglio dell’IMU e la revoca della convenzione alla serit, promessi in
campagna elettorale. Poi ci si aspetta trasparenza, rotazione di incarichi per
competenza e non agli amici e,
soprattutto trasparenza negli appalti
ecc. ecc. … ed ancora il
risanamento del centro storico, missione fallita in precedenza … ed alla fine del suo mandato naturalmente, se pensa di portarlo a
compimento, lo giudicheremo per
quello che avrà saputo fare e non fare, ma al momento manteniamo intatte tutte
le nostre riserve.
Palermo 22. 5. 2012
lunedì 21 maggio 2012
domenica 20 maggio 2012
sabato 19 maggio 2012
Il cuore in un deserto
Il cuore in un deserto
non ci sono strade
che portano lontano
per rimettersi in cammino .
Nella toscano
mercoledì 16 maggio 2012
Equitalia che di equo non ha nulla – Il Fatto Quotidiano
Il buon Bersani non ha perso occasione per esternare la sua solita banalità priva di significato, è evidente che non sono gli impiegati i colpevoli, ma responsabilità ce ne sono e grosse, specie da parte del mondo politico di cui lo stesso Bersani fa inequivocabilmente parte.
Così non si può andare avanti. E’ tutto l’ambiente istituzionale che va reso più user-friendly, individuando nel cittadino non un nemico da massacrare ma un partner da capire e aiutare. Così come le organizzazioni creditizie vanno restituite al loro ruolo istituzionale: permettere ed agevolare la libera impresa tenendone presente, qualora sussista, la funzione sociale e non mettersi a speculare nel casinò della finanza globale che va chiuso al più presto. E va istituita immediatamente la possibilità di compensare debiti e crediti nei confronti dello Stato.
Siamo stanchi di dover piangere imprenditori e cittadini onesti che uno Stato disumano e inefficiente non riesce a tutelare.
Equitalia che di equo non ha nulla – Il Fatto Quotidiano
Così non si può andare avanti. E’ tutto l’ambiente istituzionale che va reso più user-friendly, individuando nel cittadino non un nemico da massacrare ma un partner da capire e aiutare. Così come le organizzazioni creditizie vanno restituite al loro ruolo istituzionale: permettere ed agevolare la libera impresa tenendone presente, qualora sussista, la funzione sociale e non mettersi a speculare nel casinò della finanza globale che va chiuso al più presto. E va istituita immediatamente la possibilità di compensare debiti e crediti nei confronti dello Stato.
Siamo stanchi di dover piangere imprenditori e cittadini onesti che uno Stato disumano e inefficiente non riesce a tutelare.
Equitalia che di equo non ha nulla – Il Fatto Quotidiano
sabato 12 maggio 2012
Basta con le leggi ad personam, dobbiamo impedire che ancora una volta questo scempio si consumi!!!!!
C’è stato nuovamente un ennesimo tentativo di una legge ad personam, la
legge salva Ruby, un tentativo che per adesso, per fortuna, il nuovo
governo non vuole concedere all’ex premier.
Ma quei signori ci riproveranno molto presto, allora credo sia giunto il momento di non tollerare più queste meschinità. Occorre una raccolta firme, mobilitare le piazze, divulgare a 360° . Non c’è tempo da perdere se vogliamo salvare quel poco di dignità che ci è rimasta.
Le segreterie di partito fanno bla bla, ma poi non fanno niente, bisogna mobilitare quelle associazioni impegnate per una lotta pacifica e non violenta, ma compatta contando i blog più efficaci. Si tratta di riuscire a divulgare al massimo il contenuto di questo messaggio e renderlo operativo.
Se mai dovesse passare la legge salva Ruby riporto le parole del grande Gandhi
“Si aiuta un sistema malvagio obbedendo ai suoi ordini e decreti.Un sistema malvagio non merita mai una tale lealtà.Tale lealtà significa condividere il male.Un individuo deve contrastare il sistema malvagio con tutta la sua anima. La disobbedienza è un diritto inalienabile d’ogni cittadino. Rinunciare a questo diritto, significa cessare d’essere uomini. Sii tu, il cambiamento che vuoi vedere avvenire nel mondo” Mahatma Gandhi!
Penso sia arrivato il momento di fare tesoro di questo insegnamento ed impedire che ancora una volta si faccia scempio della Giustizia e dei diritti sanciti dalla nostra condivisione.
Mobilitiamoci e fermiamoli finchè siamo ancora in tempo!!!
Ma quei signori ci riproveranno molto presto, allora credo sia giunto il momento di non tollerare più queste meschinità. Occorre una raccolta firme, mobilitare le piazze, divulgare a 360° . Non c’è tempo da perdere se vogliamo salvare quel poco di dignità che ci è rimasta.
Le segreterie di partito fanno bla bla, ma poi non fanno niente, bisogna mobilitare quelle associazioni impegnate per una lotta pacifica e non violenta, ma compatta contando i blog più efficaci. Si tratta di riuscire a divulgare al massimo il contenuto di questo messaggio e renderlo operativo.
Se mai dovesse passare la legge salva Ruby riporto le parole del grande Gandhi
“Si aiuta un sistema malvagio obbedendo ai suoi ordini e decreti.Un sistema malvagio non merita mai una tale lealtà.Tale lealtà significa condividere il male.Un individuo deve contrastare il sistema malvagio con tutta la sua anima. La disobbedienza è un diritto inalienabile d’ogni cittadino. Rinunciare a questo diritto, significa cessare d’essere uomini. Sii tu, il cambiamento che vuoi vedere avvenire nel mondo” Mahatma Gandhi!
Penso sia arrivato il momento di fare tesoro di questo insegnamento ed impedire che ancora una volta si faccia scempio della Giustizia e dei diritti sanciti dalla nostra condivisione.
Mobilitiamoci e fermiamoli finchè siamo ancora in tempo!!!
mercoledì 9 maggio 2012
Il caos delle infatti infaelezioni comunali a Palermo
pubblicata da Nella Toscano il giorno mercoledì 9 maggio 2012 alle ore 19.24 ·
Questa competizione elettorale a Palermo è iniziata male e sta per finire peggio.
Io credo che avere voluto ad ogni costo le primarie senza che ce ne fossero le condizioni sia stato un errore gravissimo. Le primarie sono solo uno strumento che può essere utile per scegliere il candidato di una coalizione che ha valori condivisi e una visione comune sul come affrontare e risolvere i problemi che ci sono e sono tanti e soprattutto sulle alleanze.
Nel caso di Palermo a me pare che questo sia mancato ed è per ciò non si è riusciti ad arrivare ad un accordo per un candidato unitario.
D’altronde come si può sperare di avere un candidato unitario se a cominciare dagli attori in campo ognuno pensava e pensa solo al proprio destino politico?
Come si può sperare in un progetto unitario vincente se ognuno naviga a vista senza indicare una meta precisa?
Oggi il Presidente Napolitano ha ricordato come la presenza di tante liste porta al degrado della politica, io penso esattamente la stessa cosa!
Non è possibile che ci siano tanti candidati ciascuno dei quali va per conto suo e soprattutto per lo più senza qualità, senza le minime caratteristiche per aspirare al governo della Città.
E’ conseguenza del degrado politico che c’è nel Paese avere dato a tutti l’illusione che chiunque, a prescindere dalle qualità, può aspirare ad essere classe dirigente, come se niente stesse accadendo nel Paese, come se non fosse sotto gli occhi di tutti che questa classe dirigente incompetente, arrogante e incolta, oltre che insaziabile e corrotta ha portato il Paese sull’orlo del Fallimento.
Sono convinta che in questa partita tutti hanno commesso degli errori, a cominciare dal PD e dalle sue divisioni interne, che ha portato a scegliere una candidatura non condivisa e secondo me non all’altezza della sfida, continuando con SeL e IDV che hanno strumentalizzato la candidatura della Borsellino pur sapendo i secondi che Orlando non aveva rinunciato affatto alla sua, come abbiamo potuto vedere.
Tutte queste lotte intestine hanno avuto il solo effetto di allontanare molti Palermitani dalle urne, facendo crescere a dismisura l’astensionismo, che come sappiamo è divenuto il primo partito in città ed è il vero vincitore di queste elezioni.
E’ vero che le cose nel c.d. non sono andate bene e non sono andate bene perché anche loro si sono frantumati in mille pezzi, non certo per merito di quella che impropriamente continuiamo a chiamare sinistra.
Il risultato del numero eccessivo di liste e candidati ha avuto l’unico effetto di far tornare al proprio posto tutti gli ex, un ritorno al passato in grande stile insomma.
A produrre questo effetto vi è anche la legge voluta da Cracolici che lascia fuori addirittura il candidato che ha ottenuto più consensi.
Se a tutto queste si aggiunge il fatto che fino all’ultimo nessuno sapeva come calcolare la percentuale secondo la nuova legge possiamo dire che questo bel
casino ha finito per lasciare tutto allo stesso punto di partenza, d’altronde questa è terra di Gattopardo, cosa potevamo aspettarci?
Io credo che avere voluto ad ogni costo le primarie senza che ce ne fossero le condizioni sia stato un errore gravissimo. Le primarie sono solo uno strumento che può essere utile per scegliere il candidato di una coalizione che ha valori condivisi e una visione comune sul come affrontare e risolvere i problemi che ci sono e sono tanti e soprattutto sulle alleanze.
Nel caso di Palermo a me pare che questo sia mancato ed è per ciò non si è riusciti ad arrivare ad un accordo per un candidato unitario.
D’altronde come si può sperare di avere un candidato unitario se a cominciare dagli attori in campo ognuno pensava e pensa solo al proprio destino politico?
Come si può sperare in un progetto unitario vincente se ognuno naviga a vista senza indicare una meta precisa?
Oggi il Presidente Napolitano ha ricordato come la presenza di tante liste porta al degrado della politica, io penso esattamente la stessa cosa!
Non è possibile che ci siano tanti candidati ciascuno dei quali va per conto suo e soprattutto per lo più senza qualità, senza le minime caratteristiche per aspirare al governo della Città.
E’ conseguenza del degrado politico che c’è nel Paese avere dato a tutti l’illusione che chiunque, a prescindere dalle qualità, può aspirare ad essere classe dirigente, come se niente stesse accadendo nel Paese, come se non fosse sotto gli occhi di tutti che questa classe dirigente incompetente, arrogante e incolta, oltre che insaziabile e corrotta ha portato il Paese sull’orlo del Fallimento.
Sono convinta che in questa partita tutti hanno commesso degli errori, a cominciare dal PD e dalle sue divisioni interne, che ha portato a scegliere una candidatura non condivisa e secondo me non all’altezza della sfida, continuando con SeL e IDV che hanno strumentalizzato la candidatura della Borsellino pur sapendo i secondi che Orlando non aveva rinunciato affatto alla sua, come abbiamo potuto vedere.
Tutte queste lotte intestine hanno avuto il solo effetto di allontanare molti Palermitani dalle urne, facendo crescere a dismisura l’astensionismo, che come sappiamo è divenuto il primo partito in città ed è il vero vincitore di queste elezioni.
E’ vero che le cose nel c.d. non sono andate bene e non sono andate bene perché anche loro si sono frantumati in mille pezzi, non certo per merito di quella che impropriamente continuiamo a chiamare sinistra.
Il risultato del numero eccessivo di liste e candidati ha avuto l’unico effetto di far tornare al proprio posto tutti gli ex, un ritorno al passato in grande stile insomma.
A produrre questo effetto vi è anche la legge voluta da Cracolici che lascia fuori addirittura il candidato che ha ottenuto più consensi.
Se a tutto queste si aggiunge il fatto che fino all’ultimo nessuno sapeva come calcolare la percentuale secondo la nuova legge possiamo dire che questo bel
casino ha finito per lasciare tutto allo stesso punto di partenza, d’altronde questa è terra di Gattopardo, cosa potevamo aspettarci?
martedì 8 maggio 2012
Sempre nel mio cuore
Sempre nel mio cuore♥
Ciuri di campo chi nasci
biati l'occho di cu lu pasci
ciuri di campo chi crisci
e la lapuzzainchi li vischi
ciuri di campo che mori
chianci la terra chianci lu cori
Rit.
ciuri chi nasci
ciuri chi crisci
ciuri chi mori
chianci la terra chialci lu cori
come ciuri di campu nascisti
e la terra ti fici di matri
comu ciuri di campo criscisti
e la lotta ti fici li patri
come ciuri di campo muristi
na sira i maju chi stiddi trist
http://www.youtube.com/watch?v=u_Wvz6MdNog&feature=share
Ciuri di campo chi nasci
biati l'occho di cu lu pasci
ciuri di campo chi crisci
e la lapuzzainchi li vischi
ciuri di campo che mori
chianci la terra chianci lu cori
Rit.
ciuri chi nasci
ciuri chi crisci
ciuri chi mori
chianci la terra chialci lu cori
come ciuri di campu nascisti
e la terra ti fici di matri
comu ciuri di campo criscisti
e la lotta ti fici li patri
come ciuri di campo muristi
na sira i maju chi stiddi trist
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domenica 6 maggio 2012
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