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giovedì 26 settembre 2024
Ancora pochi giorni per firmare i quattro quesiti referendari per la parziale abrogazione del rosatellum
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Ancora pochi giorni per firmare i quattro quesiti referendari per la parziale abrogazione del rosatellum
Non vi è alcun dubbio che le forze che si richiamano alla sinistra hanno fallito. Malgrado i fallimenti continuano a difendere una legge elettorale che ha consentito ai partiti di mettere le mani sul Parlamento, oggi occupato da persone che nessuno ha mai eletto, proprio per effetto del rosatellum. Sottoscrivete i quesiti referendari. Fatelo senza indugiare ancora il Paese ne ha bisogno !
26 Settembre 2024 di Nella Toscano - Componente Comitato CO.RE.RA* Politica
La battaglia referendaria per la parziale abrogazione del rosatellum si concluderà fra pochi giorni e per questo c’è la necessità che chi ne condivide gli obiettivi si affretti a sottoscrivere i quattro quesiti referendari, oltre la lip per la reintroduzione delle preferenze. nella piattaforma pubblica collegandosi al sito www.iovoglioscegliere.it.
E’ stato fatto un grande lavoro da parte del coraggioso e lungimirante Comitato Referendario per la Rappresentanza, nonostante il persistente silenzio di quanti avrebbero dovuto sentire il dovere di sostenere e condividere questo referendum e la conseguente impossibilità di informare correttamente tutti i cittadini, di cui la stragrande maggioranza è rimasta all’oscuro.
Mi riferisco soprattutto a quei partiti del “campo largo”, alle confederazioni sindacali,con in testa la CGIL, all’ANPI, all’Arci, a Generazioni Future – che solo in casi isolati alcuni militanti hanno dato il proprio contributo per la raccolta delle firme- e a tutta la galassia di associazioni che ruotano intorno alla pseudo sx.
Il loro silenzio è stato davvero imbarazzante e di più quello di chi poteva fare anche un solo accenno al referendum nelle diverse apparizioni in TV.
La congiura del silenzio: è il muro che hanno alzato per non fare decollare il referendum per la parziale abrogazione del rosatellum, assumendosi così una responsabilità enorme di fronte al Paese e di cui, purtroppo, il Paese pagherà le amare conseguenze!
Non basta gridare al lupo al lupo, come fanno le forze politiche progressiste e di sinistra che paventano il rischio democratico crescente, sino a parlare apertamente di rischio fascista.
Afferma Sergio Bagnasco V.P. del CO.RE.RA. :“Per contrastare il pericolo democratico serve una proposta culturale e politica che esalti la democrazia rappresentativa e quindi la funzione dei partiti, la rappresentanza politica e quindi il ruolo del Parlamento, la separazione dei poteri e quindi un sistema di contrappesi e bilanciamenti che metta le Istituzioni repubblicane al riparo da tentazioni autoritarie.”
Ebbene tutto questo oggi non esiste e non esiste perché nessuno né a destra né a sinistra ha mai pensato ai necessari pesi e contrappesi per preservare la democrazia. Non vi è alcun dubbio che le forze che si richiamano alla sinistra in questo hanno fallito e di più se si pensa che, nonostante tutti i fallimenti degli ultimi decenni,continuano a difendere una legge elettorale che ha consentito ai partiti di mettere le mani sul Parlamento, oggi occupato da persone che nessuno ha mai eletto, proprio per effetto del rosatellum.
Infatti, “i Partiti hanno occupato lo Stato e tutte le Istituzioni, realizzando un regime post-fascista e si è compiuto il passaggio dal Partito Stato allo Stato dei Partiti.
Checché ne pensino i tanti leader del mondo democratico, progressista e di sinistra, il Rosatellum è incompatibile con la democrazia rappresentativa, con la Costituzione e con l’antifascismo!
In nome dell’amato regime partitocratico, tutto il cosiddetto mondo democratico, progressista e di sinistra ha ignorato i referendum per eliminare dalla legge elettorale quei marchingegni che impediscono agli elettori di scegliere i propri rappresentanti e addirittura permettono che il voto dato a un partito sia trasferito ad altri partiti non votati. (S.B.)”
Non vi è alcun dubbio che entrambe le coalizioni perseguono l’azzeramento della rappresentanza politica e del ruolo del Parlamento e il cosiddetto “campo largo” non rappresenta un’alternativa culturale e politica al centrodestra perché condividono la stessa concezione capocratica.
Appare chiaro che, se si vuole veramente preservare la democrazia, bisogna ripartire dalla legge elettorale e, quindi, dall’abrogazione, almeno parziale, del rosatellum “perché è la legge che determina come si formerà l’assemblea dei legislatori che dovrà approvare tutte le altre leggi.”
Si possono sottoscrivere i quesiti referendari ancora per pochi giorni, quindi affrettatevi, il vostro contributo è fondamentale per la democrazia.
Questo è il sito da cui potete collegarvi per firmare www.iovoglioscegliere.it
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