La
proposta di Paolo Mieli di commissariare il Sud è certo una
provocazione che difficilmente troverà attuazione. Di certo la classe
dirigente del Sud è la peggiore che ci sia in Italia, ma è pur vero che
questa classe dirigente esiste e viene benedetta da quella romana e non
solo e quindi condannare solo la siciliana mi pare superficiale. Un
dato rende però più drammatica la situazione siciliana:
qui la classe politica è aggrovigliata in maniera inestricabile con la
società civile, o meglio con larga maggioranza della società civile e
questo, naturalmente, rende tutto più difficile. Non è un caso che in
questa terra qualsiasi tentativo di cambiamento viene subito annientato
sul nascere e la colpa non può certo attribuirsi solo alla classe
dirigente, ma anche e soprattutto alla società civile messa a sentinella
del potere che gli consente di lucrare. Ed in questo non c'è nessuna
differenza tra uomini e donne: tutti appassionatamente a demolire ciò
che di nuovo si vuole costruire, non sia mai che possa succedere ...
Nessun commento:
Posta un commento